Animali

7 luoghi comuni sui gatti

Sono davvero tanti i luoghi comuni sui nostri amici gatti. Per esempio, si dice che siano animali schizzinosi e dispettosi. Oppure che sia inutile parlare con loro. Vero o falso?

1 - I gatti bianchi sono sordi e quelli di tre colori sono sempre femmine?

Dipende. Nel primo caso, il motivo non è legato al colore, ma alla presenza di un gene (W) che è dominante e che determina non solo il colore bianco, ma anche l’atrofia dell’organo del Corti, che si trova nel dotto cocleare dell’orecchio e provoca la sordità nell’animale.

I gatti pezzati, o tartaruga, quelli con il pelo arancione, bianco e nero, sono quasi sempre femmine, e anche questo è dovuto a ragioni genetiche. Il gene che determina il colore nero e quello arancione, infatti, sono entrambi presenti sul cromosoma sessuale X. Per manifestarsi tutti e due devono esserci due cromosomi X: questo avviene solo nelle femmine. Nei maschi i cromosomi sessuali sono X e Y, con l’eccezione di alcuni casi XXY, in cui gli animali sono tricolori.

2 - Sono schizzinosi col cibo?

Non esattamente: è più corretto dire che amano la varietà, e alternare tra cibi con sapori e consistenze diverse. Nutrire un gatto con lo stesso cibo per tutta la sua vita potrebbe portarlo a un rifiuto totale di quell’alimento, o al contrario potrebbe convincerlo che quello è l’unico cibo possibile, intrappolandolo nelle sue stesse abitudini.

3 - Parlare con loro non serve a nulla?

No, anzi. I gatti sono molto sensibili al suono della voce umana, e si spaventano facilmente se qualcuno urla (o anche se parla con un tono di voce particolarmente stridulo, o a volume alto). Educare un gatto significa anche abituarlo al suono della nostra voce: usare un tono di voce pacato con un gatto spaventato è il modo migliore per tranquillizzarlo.

4 - Hanno paura dei rumori forti?

L’udito dei gatti è estremamente sviluppato, e alcuni rumori quotidiani (dal phon all’aspirapolvere, alla televisione col volume alto) potrebbero spaventarlo a morte, soprattutto nei primi mesi di vita.

Questo non significa che non riusciranno mai a sopportarli: grazie a un processo chiamato “abituazione” è possibile renderli tolleranti anche ai rumori più forti. Come? Facendoglieli ascoltare dapprima a basso volume e da lontano, poi aumentandone gradualmente l’intensità.

5 - Se ne fregano del loro padrone?
Assolutamente no: anche se il gatto è un animale tendenzialmente solitario, apprezza anche la compagnia. È però vero che vivere sotto lo stesso tetto non significa necessariamente diventare amici: in natura, un gatto vedrebbe un essere umano come un potenziale predatore, ed è importante fin dalle prime settimane di vita accarezzarlo e maneggiarlo con delicatezza, per abituarlo al contatto umano e fargli capire che è piacevole.

6 - Quelli sterilizzati vivono di più?

Tendenzialmente sì. Un gatto senza istinti sessuali non ha bisogno di lottare per il territorio, né di allontanarsi alla ricerca di un partner. Però, ha anche più appetito di uno fertile, a fronte di una diminuzione del fabbisogno energetico e dell’attività fisica: questo significa che, se non se ne tiene sotto controllo il peso, l’animale è a rischio di obesità, una condizione che ne riduce di molto l’aspettativa di vita.

7 - Sono animali dispettosi?

Può sembrare. Per esempio, quando si punisce un gatto che l’ha fatta fuori dalla cassettina, si finisce per farlo sentire ancora più a disagio, e sarà dunque più propenso a ripetere il gesto. È dunque importante capire il perché di un comportamento che noi percepiamo come un dispetto: restando al precedente esempio, i gatti odiano le lettiere sporche, e se cominciano a “farla in giro” forse è il momento di cambiare la sabbia.

Gabriele Ferrari per la guida Cani & Gatti

Con la consulenza di Maria Cristina Crosta, medico veterinario presso la Clinica Gran Sasso a Milano, e Laura Borromeo, comportamentalista felina.

20 ottobre 2017
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