Mentre Google, Apple, Tesla e i big dell’automobile lavorano più o meno segretamente da anni allo sviluppo delle auto senza conducente con poche novità di rilievo, Uber sorpassa tutti e, a sorpresa, annuncia il lancio di una flotta di Uber car completamente autonome.
Noleggio senza conducente. Sì avete capito bene: la prossima auto di Uber che verrà a prendervi in aeroporto o in stazione potrebbe non avere l’autista. Il servizio sarà attivato entro la fine del mese in via sperimentale nella cittadina americana di Pittsburgh.
Le auto scelte per il test sono dei SUV della Volvo equipaggiati con tutto il necessario per poter viaggiare da soli. A bordo del veicolo saranno comunque presenti un tecnico in grado di intervenire in caso di necessità e un assistente che prenderà nota di tutto quanto succederà durante il tragitto.
La flotta robotizzata sarà composta da 90 vetture e chi, prenotando una corsa, avrà la fortuna di vedersela assegnare non dovrà nemmeno pagare il costo del viaggio, che sarà offerto dall’azienda.
L’inatteso annuncio è stato dato lo scorso 18 agosto a Bloomberg dallo stesso Travis Kalanick, amministratore delegato di Uber.
Shopping hi-tech. A differenza di altre aziende Uber ha scelto di non sviluppare internamente la propria vettura senza conducente ma di acquistare la tecnologia necessaria da un’azienda specializzata.
Recentemente Uber ha infatti acquisito Otto, una promettente start-up che ha realizzato un kit in grado rendere autonomi i camion e che può essere adattato per lavorare su SUV e berline.
L’esperimento di Uber è sicuramente uno dei più sofisticati visti fino ad oggi in questo settore: se tutto andrà secondo quanto annunciato dall’azienda nel giro di qualche mese sapremo se il futuro dell’auto senza conducente è un po’ più vicino.
Il futuro è già qui. L'esperimento di Uber, però, non sarà il primo in assoluto. Un servizio di taxi con auto a guida autonoma ha già debuttato a Singapore. Tra i fondatori di nuTonomy, la startup che l'ha lanciato, c'è anche un professore italiano dell'Mit, Emilio Franzoli.