Non si tratta di effetti speciali, ma della nuova frontiera della realtà virtuale appena sviluppata da un team di scienziati dell’Università di Tokyo. Gli ologrammi sono delle proiezioni di luce che ti limiti a guardare, molto presto sarai anche in grado di toccarli. E credimi, metterai le mani su qualcosa di molto più corposo di una pallina, delle gocce di pioggia o del mini elefantino rosa del video.
“Un bombardamento di ultrasuoni sulla mano provoca la sensazione tattile”
E io tocco! – Altro che Minority Report dove Tom Cruise cercava di agguantare l’ologramma del figlio morto senza riuscirci. La nostra realtà, in questo caso, supera la fantascienza. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Tokyo, capitanati da Shinoda Hiroyuki, è riuscito a sviluppare un ologramma tridimensionale che puoi toccare a mani nude. Gli esperimenti condotti dal laboratorio di Touchable Holography mostrano come sia possibile far comparire piccoli oggetti – come un elefantino rosa, palline colorale e gocce di pioggia - che riuscite realmente a percepire al tatto.
Come funziona – Il sistema messo a punto dai ricercatori giapponesi sfrutta tre diversi elementi: uno che crea l’ologramma (ossia visualizza l’immagine dell’oggetto), uno che riconosce la posizione della mano (grazie alla tecnologia della Wiimote di Nintendo) e uno speciale proiettore (Airborne Ultrasound Tactile Display) che genera gli ultrasuoni per produrre la sensazione di pressione sul corpo. Un software si preoccupa poi di sincronizzare il tutto così quando, per esempio, cade una goccia di pioggia virtuale, gli ultrasuoni te la fanno sentire come se fosse vera.
Sviluppi futuri – Al momento i ricercatori hanno mostrato esperimenti con palline, elefantini e gocce di pioggia, ma è solo l’inizio. Presto si potranno sfogliare libri, suonare strumenti musicali o usare computer. Oltre a giocare immersi in una realtà virtuale molto più “fisica” dell'attuale e, perché no, fare esperienze sessuali fuori dalla norma.