I macairodonti, più conosciuti come tigri dai denti a sciabola, sono sempre stati reputati carnivori sanguinari, capaci di dilaniare le prede con i loro lunghi e affilatissimi canini. Un recente studio, condotto in Australia e pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Science, studiando la potenza del morso dello smilodonte, il genere più noto di macairodonte, è però giunto a risultati a dir poco sorprendenti: essa era di appena un terzo rispetto a quella di un leone dei giorni nostri. Come hanno potuto affermarlo? Utilizzando una tecnica computerizzata per calcolare con precisione i carichi che poteva sopportare la struttura cranica degli smilodonti. Ancora una volta, insomma, l'apparenza inganna... anche se non del tutto visto che, comunque, i gattoni preistorici usavano i lunghi denti per azzannare i punti vitali della preda, dopo averla atterrata grazie alla loro possanza fisica.
Foto: (in alto) cranio di smilodonte conservato al Museo di Storia Naturale di Verona; (in basso, © John Conway) una nuova tecnica di modellazione al computer ha permesso di calcolare la potenza del morso di uno smilodonte.