Roma, 18 set. (AdnKronos Salute) - I malati di Alzheimer sono a rischio smarrimento. Con conseguenze a volte drammatiche, come dimostrano gli ultimi casi di cronaca. Localizzarli può salvargli la vita. Ed è l'obiettivo dell'intesa che sarà siglato lunedì tra i diversi ministeri competenti, Salute, Interni e Welfare, per la geolocalizzazione dei malati, un'iniziativa nata sulla scia dei risultati positivi ottenuti in una sperimentazione realizzata a Roma. Ad annunciarla Agata Iadicicco, vicario del commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, al convegno "Alzheimer XVII. Scienza e coscienza per una comunità amichevole", organizzata da Fondazione Roma Sanità e Alzheimer Uniti Roma Onlus in occasione della giornata mondiale dedicata alla malattia che si tiene il 21 settembre
"La sperimentazione nella capitale - ha spiegato Iadicicco all'Adnkronos Salute - ha permesso di seguire 20 malati, dotati di un apparecchio delle dimensioni di un telefonino che viene attaccato alla cintura o al collo. Lo strumento si è dimostrato utile a dare l'allarme e localizzare precisamente l'ammalato. E i tempi sono fondamentali in questi casi, perché la persona con Alzheimer o demenza può camminare anche per 24 ore, come dimostrano i dati del nostro osservatorio, ma poi, praticamente, si accascia perché perde il senso della sete e della fame", aggiunge Iadicicco, sottolineando che lo strumento potrebbe essere utilizzato anche in altri casi di malattie neurologiche.
Il Commissario per le persone scomparse "ha voluto coinvolgere - dice ancora la vicaria - il ministero della Salute e delle Politiche sociali, che possono accedere a fondi per mettere a disposizione dei malati questi apparecchi". Saranno coinvolte anche le autorità locali per valutare sul territorio quali siano le reali necessità e le possibilità di finanziamento a livello territoriale. Dal 1974 si stima siano oltre 100 gli ultrasessantacinquenni con Alzheimer scomparsi.