Salute

I falsi miti della salute

I precetti popolari in difesa della salute sono radicati. E ne nascono di nuovi in continuazione. Sono sensati? Spesso no. Ecco qualche esempio.

I falsi miti della salute
I precetti popolari in difesa della salute sono radicati. E ne nascono di nuovi in continuazione. Sono sensati? Spesso no. Ecco qualche esempio.

Un particolare di 'La pietra della follia', un dipinto di Hieronymous Bosch. Nel medioevo si pensava che per curare la follia fosse necessario togliere fantomatiche pietre dalla testa dei pazienti. Oggi non daremmo credito a simili cure. Ma siamo proprio sicuri?
Un particolare di "La pietra della follia", un dipinto di Hieronymous Bosch. Nel medioevo si pensava che per curare la follia fosse necessario togliere fantomatiche pietre dalla testa dei pazienti. Oggi non daremmo credito a simili cure. Ma siamo proprio sicuri?

Sulla salute si sente dire di tutto... anche molte sciocchezze. Non è vero che le supposte sono più efficaci delle compresse, che gli spinaci sono ricchi di ferro e danno molta forza, che chi ha avuto un infarto deve dire addio al sesso.
Questi sono soltanto alcuni esempi di una lunga serie di falsità, verità e mezze verità sulla salute ancora molto diffusi.
La comparsa nell'ultimo secolo di nuove malattie e la martellante invasione della pubblicità anche nel campo della medicina, non fanno che aumentare la confusione: nuove falsità si aggiungono così ai vecchi errori popolari, i famosi "rimedi della nonna", come il burro contro le scottature o la carne rossa che fa buon sangue.
Ma cosa c'è di vero in tutte queste "leggende metropolitane"? Dobbiamo crederci? Cerchiamo di fare chiarezza.

Due pesi e due misure
Nel campo di diete e alimentazioni i miti abbondano. Il più eclatante attribuisce agli spinaci la reputazione di essere ricchi di ferro. Falsissimo: lo sono più o meno quanto tutti gli ortaggi. La leggenda nacque incredibilmente nel 1890 quando alcuni nutrizionisti americani resero noto il contenuto di ferro delle verdure. Per un banale errore di stampa - una virgola al posto sbagliato - si attribuì un contenuto di ferro 10 volte superiore al reale. L'errore fu scoperto dopo decenni, ma nel frattempo Braccio di Ferro e i suoi spinaci avevano conquistato il mondo e le mamme hanno imposto a generazioni di figli una dieta tanto salutare quanto inutile.

I falsi miti della salute
I precetti popolari in difesa della salute sono radicati. E ne nascono di nuovi in continuazione. Sono sensati? Spesso no. Ecco qualche esempio.

Un consumo moderato di birra non è così deleterio per la linea. Come sempre, l'importante è non esagerare.
Un consumo moderato di birra non è così deleterio per la linea. Come sempre, l'importante è non esagerare.

La margarina è meno grassa del burro?
Non è vero: tutte le margarine hanno un contenuto di lipidi (cioè grassi) più o meno uguale a quelle del burro. L'unico vantaggio è che sono più ricche di grassi insaturi che non si depositano nelle arterie, ostruendole. Per questa ragione sono consigliate per le persone con colesterolo alto.

Mangiare troppo cioccolato fa male al fegato e rende stitici?
Neanche per sogno. Anzi, sembra che acceleri il transito all'interno dell'intestino. È invece tossico per i cani perché contiene una sostanza, la teobromina, che il loro fegato non riesce a metabolizzare. Non si può negare invece che il cioccolato faccia ingrassare, quando se ne consuma in eccesso.

E la birra fa ingrassare?
No. L'erronea convinzione nasce dal fatto che i tedeschi - notoriamente grandi consumatori di birra - tendono a essere molti grassi. Ma perché allora i giapponesi che devono in media più birra dei tedeschi sono nell'insieme molto più magri? La birra è la bevanda meno calorica tra altri alcolici (110 calorie al litro contro le 160 del vino rosso, per esempio). Ma poichè viene bevuta in grandi quantità, può incidere maggiormente sull'assunzione totale di calorie.
Inoltre una ricerca ha dimostrato che chi beve due birre al giorno, tende a mangiucchiare meno tra un pasto e l'altro.

La sauna fa dimagrire?
Una sauna da certamente un senso di benessere, ma non ha fatto perdere un grammo a nessuno. Fa perdere molta acqua, dando l'impressione di un calo di peso che è soltanto temporaneo: l'organismo provvederà a riacquistare tutta l'acqua persa nella grande sudata.

I falsi miti della salute
I precetti popolari in difesa della salute sono radicati. E ne nascono di nuovi in continuazione. Sono sensati? Spesso no. Ecco qualche esempio.

Le supposte non sono affatto più efficaci delle compresse, come moltio affermano. E non è detto che l le medicine vanno prese ai pasti. In realtà, non c'è una regola universale: gli antinfiammatori vanno presi a stomaco pieno, ma per altri farmaci vale il contario.
Le supposte non sono affatto più efficaci delle compresse, come moltio affermano. E non è detto che l le medicine vanno prese ai pasti. In realtà, non c'è una regola universale: gli antinfiammatori vanno presi a stomaco pieno, ma per altri farmaci vale il contario.

L'infarto è accompagnato da tremendi dolori?
Non sempre, assicurano i medici. In alcuni casi si possono presentare altre manifestazioni: le avvisaglie dell'infarto non sono allarmanti. Il paziente ha solo qualche dolorino al petto e all'addome. Talvolta l'infarto si nasconde dietro un po' di nausea e disturbi della digestione, e può sfuggire ai medici meno accorti. In altri casi - più rari ma non meno sorprendenti - l'infarto si verifica senza che il paziente si accorga della gravita del malessere. Soltanto un successivo elettrocardiogramma può rivelare lo scampato pericolo.
Superato l'infarto, la medicina popolare consiglia di evitare i rapporti sessuali. Una simile esitazione è comprensibile, ma sbagliata. Gli specialisti consigliano un facile test: se riuscite a fare due rampe di scale senza alcun problema, non c'è motivo per abbandonare una ben più piacevole “ginnastica” sotto le lenzuola. Ma con moderazione e dopo averne parlato con il medico in presenza del partner.

Abitudini da rivedere: per fare un prelievo di sangue occorre essere a digiuno.
Da anni, medici e pazienti osservano disciplinatamente questo divieto. Ma è necessario? In realtà sono state condotte alcune ricerche molto rigorose che hanno dimostrato l'inutilità di questo diktat. I globuli rossi, il ferro, l'acido urico e molti altri composti del sangue, ma anche la percentuale di zuccheri e proteine nelle urine rimangono agli stessi livelli anche dopo un pranzo. Anche il tasso di colesterolo non sembra subire l'influenza degli alimenti. Non è il caso invece degli zuccheri nel sangue - la glicemia - e dei trigliceridi, gli zuccheri legati ai grassi. I loro valori possono cambiare in funzione dell'ora dell'ultimo pranzo.
E per finire i farmaci. Le supposte sono più efficaci delle compresse? Di solito è vero il contrario. A parità di principio attivo, i farmaci in supposta sono assorbiti più lentamente dall'organismo rispetto a quelli in compresse, capsule o altro. Come se non bastasse l'assorbimento è solo parziale ed è per questo che il loro dosaggio è in genere più alto rispetto ad altre preparazioni.

9 aprile 2003
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