Roma, 25 nov (AdnKronos Salute) - Una nuova normativa Ue sulla protezione della privacy, il Regolamento europeo generale sulla protezione dei dati (Gdpr), potrebbe mettere un freno ai tanti dispositivi mobili (orologi, braccialetti e 'app') usati oggi da milioni di persone per allenarsi, monitorare alcuni parametri vitali e condividere online dati sul proprio stato di salute e allenamento. L'allarme arriva dallo studio legale Osborne Clarke che - riporta il 'Telegraph' - invita le autorità europee a ripensare la normativa, perché "future implicazioni potrebbero limitare l'uso intelligente dei dati sanitari che questi dispositivi fanno ogni giorno, ad esempio la mappatura del ritmo cardiaco mentre si fa sport, un'azione che può anche salvare una vita se usata correttamente".
Il Regolamento europeo generale sulla protezione dei dati (Gdpr) entrerà in vigore nel 2018. Oltre tutto, secondo un'indagine dello studio legale, il 55% dei 4 mila soggetti intervistati, che usano questi dispositivi, non ha nessun problema per il fatto che i dati personali e sanitari monitorati dai dispositivi vengano registrati online dalle aziende che li producono.