di Luigi Teodonio
Cosa sta succedendo ad Apple? Per anni è stata la regina indiscussa del mercato degli smartphone e tablet ma, dopo la morte di Steve Jobs, ha perso smalto e lucentezza. Soprattutto tra i teeneager, che non trovano più cool i prodotti della mela. Prime avvisaglie di fine impero?
"Samsung diventa sempre più oggetto del desiderio dei giovani americani"
Secondo anno d.J.
sta perdendo qualche colpo, come dimostrano i numeri dell’ultimo trimestre
Cifre impietose - I dati e le voci che si riconcorrono sugli ultimi tre mesi del 2012 dipingono una situazione che dovrebbe far riflettere i vertici Apple. Se da una parte il colosso di Cupertino mantiene ancora una posizione molto forte sia nel mercato tablet sia in quello degli smartphone, i rapporti di forza sono irrimediabilmente mutati. Dall’Asia, inoltre, arrivano preoccupanti indiscrezioni sugli ordinativi di display, sia per iPhone 5 che per iPad. Viste le vendite al di sotto delle aspettative per entrambi i prodotti, sembra che Apple abbia annullato consistenti ordinativi di Retina Display, pagando immediatamente pegno a Wall Street. Inoltre, analizzando i dati di vendita, pare che l’iPad mini stia cannibalizzando l’iPad. Quando si dice fratelli coltelli…
Demodé - Ma la notizia più preoccupante per Apple è che i teenager iniziano a considerarla fuori moda. Uno dei punti di forza dei prodotti Apple, da quando Steve Jobs era tornato sul ponte di comando, era la "carta" del status simbol. Soprattutto tra i più giovani. Oggi, secondo un sondaggio condotto dall’agenzia statunitense Smarty Pants, il 67% dei giovani statunitensi vorrebbe acquistare un iPhone come prossimo smartphone. Una percentuale impressionante, ma Samsung continua a scalare posizioni e con il suo 22% è alle spalle di Apple nella classifica di gradimento. E, va sottolineato che, fino ad un paio di anni fa sarebbe stato impensabile che i giovanissimi a stelle e strisce, potendo liberamente scegliere, indicassero uno smartphone diverso dall’iPhone.
Pubblicità… regresso - Anche gli spot pubblicitari giocano il loro ruolo determinante nella formazione delle preferenze d’acquisto. Ecco perché Samsung sta spendendo decine di milioni di dollari per confezionare spot in cui i possessori di Apple vengono dipinti come vecchi demodé non interessati ad acquistare the last big thing. Esemplare in questo senso è la pubblicità “comparativa” tra i possessori del Galaxy S3 e i clienti in fila all’Apple Store in attesa del loro iPhone 5 (vedi sotto). I primi erano tutti giovani geek rampanti, mentre in fila per l’iPhone c'erano i loro genitori.
(sp)
Samsung sbeffeggia Apple: iPhone 5? C'è già il Galaxy SIII...