Il siero antiofidico, utilizzato per prevenire e combattere gli effetti prodotti dal veleno inoculato da vari serpenti (crotalidi, viperidi e alcuni colubridi), è prodotto a partire dal sangue di grandi animali, come i cavalli, che producono anticorpi specifici contro il veleno inoculato nel loro organismo.
Come si realizza. Innanzi tutto viene estratto e raccolto il veleno del serpente. L'estrazione è "manuale": il serpente viene costretto ad affondare i denti in un'apposita membrane, e il veleno che cola è raccolto in una provetta. Poi, piccole quantità di veleno sono gradualmente iniettate in un cavallo, per esempio, a intervalli di 5 giorni.
Anticorpi. Quando il sistema immunitario dell'animale ha creato gli anticorpi necessari per neutralizzare il veleno, vengono effettuati prelievi di sangue - circa 6-8 litri alla volta - a intervalli di qualche giorno. Infine viene separato il plasma, ricco di anticorpi, la sola parte utilizzata per produrre il siero. E dopo una serie di test che ne garantiscono sicurezza ed efficacia, l'antidoto è distribuito negli ospedali.