Psicologia

Quel vestito appare diverso se fai tardi la sera

Ricordate la foto di "The Dress", quell'abito che qualcuno vedeva blu e nero, qualcun altro bianco e oro? Ora c'è una nuova teoria sul perché delle diverse percezioni.

Di che colore è il vestito nella foto qui sopra? Il dilemma che un paio di anni fa fece impazzire il web si arricchisce di una nuova, curiosa spiegazione. Quando questo scatto divenne virale, alcuni percepivano le righe dell'abito come blu e nere, altri come bianche e oro (salvo alcune "scuole di pensiero" intermedie).

In realtà, il vestito era blu e nero, ma la foto sovraesposta portava a diverse interpretazioni sull'illuminazione dell'abito, e quindi a diverse conclusioni sul colore.

La nostra percezione del colore dipende dalla luce. © Photo via The New York Times

A che ora ti svegli? Per Pascal Wallisch, un neuroscienziato della New York University, la diversa visione della stoffa è legata anche ai ritmi circadiani di ciascuno.

I "gufi", cioè coloro che restano alzati fino a tardi e fanno quindi largo consumo di luce elettrica, sono più propensi a immaginare l'abito come illuminato artificialmente: per queste persone il vestito è tendenzialmente blu e nero, come rivela un sondaggio che il ricercatore ha compiuto online su circa 13 mila utenti, ai quali ha chiesto anche quando di solito andavano a dormire.

Oro come il sole. Le "allodole", cioè i mattinieri, quelli che si svegliano presto e vanno a letto quando fa buio, tendono a immaginare il vestito come illuminato da luce naturale, e momentaneamente in ombra nell'istante della foto. Per queste persone l'abito è, nella maggior parte dei casi, bianco e oro. Chi invece non lo vede in nessuno dei due modi, oppure cambia parere a giorni alterni, non è né prettamente gufo né allodola. Se è reduce da molte ore di luce artificiale potrebbe vederlo in un modo, dopo un bagno di sole in un altro.

24 aprile 2017 Elisabetta Intini
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