Natura

Italia, penisola dei tornado e delle trombe d'aria

In Italia le trombe d'aria provocano spesso vittime e danni, e sono frequenti, con una stagionalità che varia da regione a regione.

I tornado, mulinelli neri che triturano alberi e case al loro passaggio, sono un fenomeno meteorologico comune anche in Italia: «In base ai dati presentati al convegno sui fenomeni atmosferici violenti (Spagna 2004) è emerso quasi a sorpresa che in molte regioni italiane i tornado sono frequenti, anche se di intensità minore rispetto agli Stati Uniti», dice Fulvio Stel, dell'osservatorio meteorologico regionale del Friuli-Venezia Giulia (Osmer). Poi puntualizza: «Non è però facile fare il confronto con il passato perché i dati sono scarsi».

Nube nera. Giornali e televisioni li chiamano trombe d'aria e, in effetti, per chi li vede a grande distanza appaiono come una sottile colonna di aria, goccioline d'acqua e detriti in violenta rotazione che sembra collegare al suolo una grande nube nera. L'aria in rotazione può raggiungere anche i 500 km/h ed esercitare sugli oggetti presenti a terra una pressione pari a una tonnellata per metro quadrato.

Nel raggio di azione di un tornado (2 o 3 km) agiscono poi le forze determinate dall'aria calda che sale (correnti ascensionali): possono raggiungere velocità di 300 km/h e sollevare da terra perfino una locomotiva o una casa.

In Italia, nell'arco di pochi anni si sono verificati alcuni tornado di grado f3, cioè di intensità quasi pari a quelli che si abbattono nelle grandi pianure americane, e parecchi altri di forza considerevole, con venti intorno ai 200 km/h. Uno dei tornado più violenti mai abbattutisi sull'Italia è quello che ha colpito la zona di Broni (Pavia) il 16 giugno 1957: in base alle testimonianze raccolte all'epoca dei fatti potrebbe essersi trattato addirittura di un f4 in moto lungo una direttrice di una decina di chilometri - da Robecco Pavese a Valle Scuropasso - distruggendo case e uccidendo ben 7 persone, con venti di 400 km/h.

«Il paragone con gli Usa non è corretto, perché sono diversi la morfologia del territorio, l'interazione tra i principali motori del sistema climatico e la temperatura delle correnti in gioco», spiega Dario Giaiotti, dell'Osmer. Nelle grandi pianure degli Stati Uniti la differenza di temperatura tra le correnti è molto maggiore e questo forte contrasto rende i tornado americani più violenti.

Tuttavia, per quanto riguarda il nostro Paese, i dati parlano chiaro: «Regioni come la Lombardia, il Veneto, il Friuli-Venezia Giulia, l'Emilia-Romagna, la Puglia e la Sicilia sono a rischio di tornado violenti, anche se le più colpite sono le coste tirreniche», dice Mauro Giovannoni, della società Geodata.

Dove e quando. I tornado si concentrano in alcuni periodi dell'anno, che variano da regione a regione. Giovannoni precisa: «La Lombardia è a rischio nel periodo che va da giugno a ottobre, con un picco ad agosto; il Friuli e il Veneto da giugno a novembre con un picco a settembre; l'Emilia-Romagna da aprile ad agosto; in Puglia il massimo del rischio è a ottobre; in Sicilia a novembre. Infine, sulla costa del basso Tirreno la massima probabilità di tornado si ha in ottobre e novembre, mentre nell'alta Toscana e in Liguria da giugno a dicembre».

Le differenze tra regione e regione sono determinate dalle diverse condizioni in cui si formano i tornado: «Sul versante tirrenico le infiltrazioni di aria in quota non sono abbastanza secche e dunque i tornado sono più deboli.

In Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna invece le trombe d'aria si formano quando i venti freddi dell'arco alpino si scontrano con le correnti calde che si sono arricchite di umidità scorrendo lungo l'Adriatico. In Sicilia e in Calabria le correnti calde arrivano invece dall'Africa e quelle fredde da nord-ovest, e il contrasto nella temperatura e nell'umidità tra i venti è massimo».


Ti potrebbero interessare:
Come si forma una tromba d'aria
Che cosa fare in caso di una tromba d'aria
Che differenza c’è tra ciclone, uragano e tornado?
Quanto costa un disastro ambientale?

9 luglio 2015
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

Settant’anni fa agli italiani arrivò un regalo inaspettato: la televisione. Quell’apparecchio – che pochi potevano comprare e quindi si vedeva tutti insieme – portò con sè altri doni: una lingua in comune, l’intrattenimento garantito, le informazioni da tutto il mondo. Una vera rivoluzione culturale e sociale di cui la Rai fu indiscussa protagonista. E ancora: i primi passi della Nato; i gemelli nel mito e nella società; la vita travagliata, e la morte misteriosa, di Andrea Palladio; quando, come e perché è nato il razzismo; la routine di bellezza delle antiche romane.

ABBONATI A 29,90€

I gemelli digitali della Terra serviranno a simularne il futuro indicando gli interventi più adatti per prevenirne i rischi ambientali. E ancora, le due facce dell’aggressività nella storia dell’evoluzione umana; com’è la vita di una persona che soffre di balbuzie; tutti gli strumenti che usiamo per ascoltare le invisibili onde gravitazionali che vengono dall’alba dell’universo; le pillole intelligenti" che dispensano farmaci e monitorano la salute del corpo.

ABBONATI A 31,90€
Follow us