Anche la storia di un vegetale può emozionare e commuovere. Ne sanno qualcosa gli orticoltori dell’Università scozzese di Aberdeen, che tre anni fa piantarono nel giardino botanico del campus un bulbo di quattro anni di una rara varietà di giglio, il Cardiocrinum Giganteum, o giglio gigante dell'Himalaya.
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Nelle ultime settimane la pianta aveva raggiunto quasi i due metri di altezza e cominciava a dare segni di fioritura. «Eravamo molto emozionati quando abbiamo visto che sarebbe sbocciata. È fantastico avere una pianta così rara e speciale proprio qui» racconta Mark Peterson, curatore del giardino botanico di Aberdeen. Anche il capo giardiniere, Richard Walker, è orgoglioso dell’evento: «ne avevano uno anni fa, prima che cominciassi a lavorare qui, ed è incredibile che sia successo ancora. Avevo visto fiorire un giglio gigante dell'Himalaya nel Giardino Botanico Reale di Edimburgo dove ho lavorato tra il 1978 e il 1981, ma questa è la prima volta che lo pianto e lo coltivo io stesso. È uno degli avvenimenti più importanti nella mia carriera di orticoltore».
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Il canto del... giglio
Il Cardiocrinum Giganteum, originario dell’Himalaya, fiorisce una volta ogni sette anni e impiega così tanta energia in questo processo che poco dopo muore. Produce però dei semi che possono essere ripiantati, ma ci vorranno altri sette anni prima che ad Aberdeen si verifichi un’altra fioritura.