Si può pensare di ricostruire un ecosistema identico a quelli di 15, 70 o addirittura 130 milioni di anni fa? Adesso sì, dichiarano due scienziati della University of Florida e del Museo di Storia naturale di Berlino dopo aver scoperto come piccoli crostacei e insetti acquatici preistorici si sono trovati intrappolati nell'ambra: nuotando nella resina che colava dagli alberi nelle paludi. La resina, depositata sul fondo e ricoperta di sedimenti, col prosciugarsi delle paludi si è poi trasformata in ambra - in un processo durato milioni di anni - preservando per sempre i suoi prigionieri e le tracce dell'ambiente in cui vivevano. «Una versione impreziosita delle pozze di catrame che hanno intrappolato gli smilodonti (le tigri dai denti a sciabola) in quella che oggi è la California», spiega David Dilcher, paleo-botanico dell'università della Florida. Finora nessuno era riuscito a spiegare la presenza di animali acquatici nell'ambra, che si riteneva potesse formarsi solamente su terreno asciutto. La scoperta è stata casuale, ammettono Dilcher e Alexander Schmidt, ricercatore al Museo di Storia naturale di Berlino, ed è nata dall'osservazione di una resina mentre scivolava in acqua lungo il tronco di un pino. «Abbiamo degli esemplari di piccoli crostacei, insetti acquatici, invertebrati, funghi e batteri splendidamente conservati nell'ambra», afferma Dilcher, «e studiandoli potremo ricreare gli ecosistemi acquatici in cui sono vissuti e si sono evoluti.»