Roma,26 mar. - (AdnKronos) - "Solo il 12% dei rifiuti tessili, sotto forma di indumenti usati e dismessi, è avviato ad un corretto riciclaggio". Lo ha dichiarato Patrizia Ferri, segretario generale Assosistema che rappresenta le imprese che operano nel settore della sicurezza sui luoghi di lavoro e dei dispositivi tessili e medici. Il riciclo del tessile a fine vita è stato l'argomento dibattuto in occasione del convegno 'Use&Reuse' che Assosistema ha organizzato a Roma. In particolare, secondo una ricerca realizzata da Ambiente Italia, per conto dell'Ente bilaterale del settore, ogni anno il settore produce 25mila tonnellate di tessili a fine vita che finiscono prevalentemente in discarica.
In Italia però il riciclo del tessile non è una pratica ben avviata. Nel 2012, sottolinea Ferri, "nel nostro paese sono state raccolte in maniera differenziata 99.900 tonnellate di rifiuti tessili, circa 1,6 Kg a pro capire annui, pari al 12% del totale riciclabile. Un dato nettamente inferiore alla media europea, soprattutto se si considera che il consumo di prodotti tessili si assesta sui 14 Kg a persona. Il 68% del totale raccolto è stato riutilizzato, il 25% riciclato e il 7% avviato a smaltimento". Solo in Svizzera, "si ricicla il 50% dei rifiuti tessili".
Eppure, come dimostra la ricerca di Ambiente Italia, l'utilizzo del prodotto tessile riutilizzabile determina vantaggi sul piano ambientale sensibilmente migliori di qualsiasi altro prodotto alternativo. In particolare la ricerca evidenzia che il tessile riutilizzabile determina una riduzione del: 53% del riscaldamento globale; 45% di ossidazione fotochimica (smog) e 95% di eutrofizzazione delle acque.