Ecologia

Riciclo della carta: come è messa l'Italia?

Italiani, popolo di riciclatori: almeno in fatto di carta e cartone, siamo tra i primi in Europa. Ma molti non ci credono.

Riporre carta e cartone in un contenitore apposito è un gesto ormai entrato nelle nostre abitudini. Ma se vi chiedessero a che punto sta il nostro paese nel riciclo di questi materiali, cosa rispondereste?
Su questo punto la risposta è molto più positiva di quanto molti pensino. Nella produzione e nel riciclo di carta e cartone, l'Italia è seconda solo alla Germania in Europa: nel 2010, la differenziata in questo settore ha raccolto 3 milioni di tonnellate di materiale, secondo i dati forniti da Comieco (Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica).

Nel 2010 è stato recuperato e riciclato il 90% degli imballaggi immesso al consumo. Niente male, considerando che la media europea è del 68,9%. Si può dire, quindi, che dare una seconda vita a carta e cartone è un'attività che ci riesce bene. Eppure, questa eccellenza italiana rimane nascosta ai più. In base a un sondaggio Ipsos per Comieco, 7 italiani su 10 ritengono che il nostro paese si piazzi agli ultimi posti della classifica europea per riciclo di carta e cartone, e il 25% ignora quanta se ne recupera.

Un cestino per la carta... in carta riciclata (guarda)

Un abito d'alta moda in carta riciclata

Ecco allora un po' di numeri : sui 9 milioni di tonnellate di carta e cartone prodotti ogni anno in Italia, più della metà - 5,2 milioni di tonnellate, il 57% del totale - è ricavata utilizzando il macero proveniente dalla raccolta differenziata. Il rapporto carta e macero è questo: per ottenere una tonnellata di carta occorrono circa 1,1 tonnellate di macero. Circa l'85% dei consumi nazionali di carta è utilizzato, quando è ridotto a macero, per ricavare imballaggi. E il settore non conosce crisi: nonostante l'immobilità che ha colpito molte aziende negli ultimi anni, la filiera del riciclo di carta e cartone continua a non risentire della mancanza di materie prime.

«L'elevato impiego di maceri nel settore cartario in un paese come il nostro, storicamente scarso di materie prime, rende la filiera della raccolta-recupero di carta e cartone un comparto strategico per l'industria», afferma Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco. Ma i benefici più importanti sono quelli ambientali: negli ultimi 10 anni, grazie ai piccoli gesti quotidiani di separazione di carta e cartone dagli altri rifiuti, sarebbe stata evitata la formazione di 222 discariche e, nel 2010, si è risparmiata l'emissione di 10,2 milioni di tonnellate di gas serra (rispetto alle emissioni generabili in assenza di riciclo). Per rimanere su cifre più concrete, il riciclo di 1 tonnellata di carta e cartone consente il risparmio di 2 tonnellate di anidride carbonica.

Un motivo in più per fare attenzione a dove gettiamo la carta (guarda alcune accortezze su come risparmiare carta in ufficio).

Premi, caffè e buoni spesa: i più originali incentivi al riciclo

Segreti e misteri della raccolta differenziata

30 aprile 2012 Elisabetta Intini
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