Animali

Gli antichi cugini dei canguri non saltavano

Ma camminavano su due zampe, con un'andatura eretta: uno studio sui fossili degli stenurini, parenti dei canguri estinti nel Pleistocene, restituisce il profilo di un marsupiale molto diverso da quelli che conosciamo.

Dire che un canguro salta ci sembra scontato quasi quanto asserire che un pesce nuota, o che un uccello vola. Eppure, decine di migliaia di anni fa, l'Australia era popolata da canguri che non saltavano affatto.

Gli stenurini, parenti ormai estinti dei moderni marsupiali australiani, procedevano probabilmente camminando su due zampe, come ha stabilito uno studio della Brown University (Rhode Island, USA).

Conigli giganti. L'esistenza di questi mammiferi, che si separarono dai moderni canguri 15 milioni di anni fa, è nota da tempo. Già dal ritrovamento dei primi fossili, venuti alla luce nel 1800, era chiaro che il loro aspetto era diverso da quello dei marsupiali simbolo dell'Australia.

Alti oltre 2 metri, pesavano fino a 240 chili: il triplo di un canguro odierno. Il muso schiacciato sormontato da grandi orecchie, e diverso da quello oblungo dei "cugini", li faceva somigliare più ad enormi conigli. Ma la possibilità che gli stenurini camminassero, senza saltare e su due zampe, non era stata avanzata fino ad ora.

Una specie di coniglio gigante che camminava in punta di zampe: la raffigurazione di un canguro stenurino. © Brown University

Verso l'alto. Con uno studio pubblicato su PLoS ONE Christine Janis, che ha studiato gli stenurini per 9 anni, ha messo in luce la peculiarità degli strani animali. Sono le loro caratteristiche anatomiche a suggerire che procedessero con una posizione eretta. I denti erano più adatti ad alberi e arbusti, che all'erba: a differenza dei canguri che conosciamo, che si chinano per brucare, gli stenurini si ergevano sulle zampe posteriori per raggiungere i rami.

Bipedi, come noi. Le ossa del bacino erano più larghe e lasciavano spazio a glutei più forti e sviluppati, capaci di reggere il peso del corpo su una gamba per volta. Una capacità che manca ai moderni canguri, che avanzano appoggiandosi su tutte e 4 le zampe, oltre che sulla coda, come si vede nell'immagine e nel video qui sotto.

[L'articolo prosegue sotto il video]

La camminata a 5 zampe (4 + 1 coda) dei canguri.

Schiena e articolazioni della caviglia erano più rigide: e poiché risulta difficile credere che un animale selvatico soffrisse di artrite, ciò farebbe pensare a uno scheletro adatto a un'andatura eretta, su due zampe. Anche la colonna vertebrale sembrerebbe più dritta di quella dei canguri.

Rare eccezioni. Stando ai rilievi fossili insomma, dovevano procedere lentamente, poggiando il peso ora su una gamba, ora sull'altra, in una posizione simile a quella assunta dai canguri quando combattono. Solo gli esemplari più piccoli (in Australia c'erano una trentina di specie diverse di stenurini) ogni tanto, saltavano.

La scomparsa di questa sottofamiglia (rappresentata oggi, soltanto dal canguro striato, Lagostrophus fasciatus) avvenne 30 mila anni fa, nel Pleistocene, insieme a quella di altri mammiferi.

Il motivo non è noto, ma i canguri, fortunatamente, sopravvissero.

16 ottobre 2014 Elisabetta Intini
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