Molte specie in via d'estinzione non hanno alcuna protezione nei parchi nazionali. Un'analisi della situazione.
Il disboscamento è una delle minacce più grandi alla sopravvivenza delle specie in pericolo. |
Valanghe di dati. Migliaia di studiosi e dozzine di istituzioni in giro per il mondo hanno fornito i dati su cui si basa questa analisi; basandosi sul loro lavoro, gli scienziati del Cabs (Center for applied biodiversity science, centro per la biodiversità applicata), hanno comparato una mappa di tutte le aree protette con quelle di oltre 11.000 specie. Hanno così potuto identificare zone dove le specie vivono senza alcuna protezione, e hanno analizzato i buchi più evidenti.
Le foreste tropicali e le isole si sono dimostrate le aree dove un'azione di conservazione è più immediatamente necessaria; oltre l'80 per cento delle aree che necessitano di protezione sono ai tropici, mentre le isole, che coprono solo il 4,5 per cento della superficie del pianeta, hanno il 45 per cento di specie analizzate.
Secondo Gustavo Fonseca, vice presidente esecutivo dei Conservation International, un'associazione statunitense che si occupa di studi sulla conservazione della natura: «L'analisi mostra chiaramente che ci sono molti “buchi” (gap, appunto) nella rete mondiale delle aree protette. Identificando però le priorità più urgenti, sarebbe possibile salvare la maggior parte delle specie in pericolo».
(Notizia aggiornata al 22 settembre 2003)